La Campagna Olearia 2019/2020 probabilmente sarà come l’annata di produzione olivicola più abbondante degli ultimi tempi. Bisogna tornare indietro dal 2015 per avere dei risultati paragonabili in termini di produzione e di resa.
Anche quest’anno c’è stata un’ondata di freddo anomalo, accompagnato da piogge intense, che ha colpito la nostra regione a maggio. Questo ha provocato un ritardo di fioritura di circa quindici giorni ma le piogge abbondanti hanno fatto sì che le piante fossero preparate all’estate secca e torrida che abbiamo avuto. Da giugno a settembre ha piovuto forse due o tre giorni in tutto. Troppo poco. Normalmente dopo l’estate (che da noi è calda e assolata) le piante hanno bisogno di un calo termico e di qualche pioggia settembrina. Questo non è avvenuto quest’anno. Il caldo e la siccità sono durati fino alla fine di ottobre.
Come risultato abbiamo avuto una maturazione precoce. I nostri olivi non sono né irrigati né trattati in alcun modo, pertanto le piante, incoraggiate dal caldo, hanno portato a maturazione le olive. Abbiamo completato le operazioni di raccolta in poco più che due settimane. La produzione è stata ottima e abbondante e anche le rese hanno premiato le nostre scelte.
C’è comunque da sottolineare un aspetto che almeno noi troviamo curioso. Nel nord barese negli ultimi anni si è sviluppato tantissimo il mercato delle olive. Molti olivicoltori anziché produrre olio in proprio o presso le cooperative, hanno venduto le proprie olive ad intermediari o frantoi, invogliati da un prezzo sempre crescente. In certi momenti si è arrivato al paradosso che le olive venivano pagate più di quanto valesse l’olio all’ingrosso. La destinazione delle olive vendute a questi intermediari è varia. Probabilmente sono destinate ad alcune regioni del centro nord Italia che ospitano alcuni grandi marchi di produzione olearia (Toscana, Umbria, Liguria). Quest’anno il sogno è stato bruscamente interrotto. I prezzi delle olive sono tornati ai livelli di quasi dieci anni fa. Le cause sono forse da ricercarsi nell’abbondante produzione e nella siccità, anche se si potrebbe pensare anche a chi specula dietro la compravendita delle materie prime di un prodotto (l’olio extravergine d’oliva) che troppo facilmente si presta a miscele, frodi o sofisticazioni.
Ma torniamo a noi. Il nostro olio extravergine proviene dalle nostre olive. Come sono e sono. Anzi ogni anno è diverso. Come diverso è il clima, diversi sono i tempi e le modalità di coltivazione. E diverse sono le olive. Quest’anno, a causa della poca acqua ricevuta dagli olivi durante la formazione dei frutti, l’olio ha un forte sentore di amaro. Quasi di legno. Il fruttato è normalmente sviluppato a seconda della presenza di coratina nella miscela. Selezioniamo gli olii in base alla nostra esperienza e lo mettiamo a disposizione di chi ne sa apprezzare le differenze. Pertanto se ci sono esigenze espresse riguardo il sapore e le caratteristiche dell’olio, siamo pronti ad esaudirle.
Il prezzo è rimasto invariato rispetto l’anno scorso, ma fino a diversa comunicazione applichiamo il 10 per cento di sconto se l’ordine supera i 400 euro.
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